Non si può mai dominare la natura,
l'alpinista deve assumersi le proprie responsabilità
e non dare la colpa alla montagna.
e non dare la colpa alla montagna.
[Reinhold Messner]
Adesso non ho idea se il sabato pomeriggio i quindicenni di oggi si trovino ancora su in collegio per giocare a calcio. Sono trascorsi venticinque anni. Forse preferiscono starsene a casa con le loro Playstation, e giocano con Fifa 2005 in un finto stadio affollato di finti spettatori con finte squadre popolate di finti campioni. Comunque: Lanzo col suo campo salesiano per me è sempre stata l'equivalente del Maracanà di Rio de Janeiro, con in meno la torcida e la samba ma in più i torcetti in vendita nelle panetterie e il Ponte del Diavolo.
Al Ponte del Diavolo, d'estate, si va da sempre in cerca di refrigerio e anche a fare merenda o a prendere il sole, proprio come se le piccole spiagge ghiaiose ai bordi dello Stura fossero appendici di quella di Copacabana. Mancano il Pan di Zucchero e le brasiliane in topless, è vero, però ci sono moltissimi alberi e c'è il ponte, che risale al 1377 ed è bellissimo e unisce le due sponde con la sua unica arcata a schiena d'asino, che secondo la leggenda venne costruita dal Diavolo in cambio dell'anima del primo essere vivente che fosse transitato sul ponte (ricordo che da bambino mi raccontavano che sul ponte gli abitanti del posto fecero passare per prima una pecora, fregando il Diavolo, che adirato per via dell'inganno battè un piede per terra di cui è rimasta l'impronta).
All'epoca medievale risale anche la Porta di Aimone, che ospita la Biblioteca Civica di Lanzo, piccolo tesoro di libri conservato all'interno della Torre, una delle biblioteche più affascinanti in cui mi sia mai capitato di entrare.
L'adiacente Val di Ala è più stretta, rispetto alla Val Grande. E contiene innanzi tutto Cères (m 704), con il suo Museo delle Genti delle Valli di Lanzo e la celebre raccolta di chiodi che qui venivano fabbricati e che da qui venivano esportati in tutta la Penisola, ma anche con i suoi bomboloni che la domenica vengono sfornati caldi alle cinque del pomeriggio dal bar dell'unico albergo che si affaccia sulla piazzetta principale. E ad Ala ecco la casa della Dogana costruita nel XV secolo e provvista di armi dei Savoia.
Quanto alle bellezze naturali, vietato perdere la Gorgia di Mondrone, cascata a pochi minuti di cammino dalla borgata omonima.
La Val di Viù prende il nome dal paesino di Viù (m 774), immerso tra i boschi di castagni. Più in alto e più a Sud, il Colle del Lys (m 1311) unisce la Valle di Viù con quella di Susa: qui durante l'ultima guerra si batterono formazioni partigiane e unità della Repubblica Sociale e della Wehrmacht. A Lèmie invece, e per la precisione nella frazione Forno, c'è un ponte del XV secolo, in pietra come quello del Diavolo a Lanzo ma a due arcate. Poi, dopo Usseglio, ecco il lago di Malciaussia, a poca distanza dal Rocciamelone e dalla Savoia, e meta di gite soprattutto durante l'estate, quando anche i torinesi si spingono fin qui in cerca di sollievo dalla canicola cittadina.
SCALA PERICOLO
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DESCRIZIONE
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AVVERTIMENTO
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1
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DEBOLE
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Il distacco è generalmente possibile solo con forte sovraccarico su pochissimi punti sul terreno ripido estremo. Sono possibili scaricamenti e piccole valanghe spontanee.
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Condizioni generalmente sicure per gite sciistiche.
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2
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MODERATO
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Il distacco è possibile soprattutto con un forte sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi indicati. Non sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee.
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Condizioni favorevoli per gite sciistiche ma occorre considerare adeguatamente locali zone pericolose.
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3
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MARCATO
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Il distacco è possibile con debole sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi indicati. In alcune situazioni sono possibili valanghe spontanee di media grandezza e, in singoli casi, anche grandi valanghe.
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Le possibilità per gite sciistiche sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale.
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4
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FORTE
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Il distacco è probabile anche già con un debole sovraccarico su molti pendii ripidi. In alcune zone sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e, talvolta, anche grandi valanghe.
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Le possibilità per gite sciistiche sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale.
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5
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MOLTO FORTE
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Sono da aspettarsi numerose grandi valanghe spontanee, anche su terreno moderatamente ripido.
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Le gite sciistiche non sono generalmente possibili.
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