lunedì 30 marzo 2015

Perla del mese - Marzo

Al giorno d’oggi si fa credere alla gente
che per esser felici sia necessario comprare ogni cosa.
La montagna regala ad ognuno questa stessa possibilità, per ogni gusto e livello,
insieme ad una via per la trascendenza,
senza chiedere nulla in cambio, se non il proprio rispetto.

giovedì 26 marzo 2015

Rifugio Jumarre - Corsi di arrampicata per ragazzi

Dal 12 al 18 Luglio il Rifugio Jumarre ha proposto una settimana dedicata alla progressione su roccia.
Bambini e ragazzi dai 9 ai 14 anni sono stati affiancati da una guida alpina e da un suo collaboratore per muovere "i primi passi" su parete.
Ci sono state prove in falesia, sui blocchi e sulla parete realizzata accanto al rifugio per imparare diverse tecniche di ascensione e manovre di sicurezza in parete.

Il materiale necessario è stato interamente fornito dal rifugio.

Per ulteriori informazioni contattare il rifugio
Telefono: 0121/944.233
E-Mail: rifugiojumarre@dag.it
Web: www.rifugiojumarre.it

martedì 17 marzo 2015

5000 GRAZIE DI CUORE

5000 Visualizzazioni.

È difficile per me trovare le parole giuste per esprimere la mia immensa gratitudine.

Quando ho creato "La voce delle cime" ed ho iniziato, quasi per gioco, a scrivere non mi aspettavo un simile traguardo in così poco tempo.
Per me è un risultato sorprendente.
5000. Se ogni visualizzazione fosse un metro grazie a voi sarei sulla vetta del Bona, una affascinante montagna dell'Alaska meridionale.

Vorrei incominciare ringraziando Cristina, Giorgia, Valeria, Roberta, Stefano, Franco, Federica, Luigi, Robin, Paolo, Sara, Alessandro, Matteo, Marco e tutte le persone che, da quando è iniziata questa avventura,  hanno condiviso con me la montagna nel senso più stretto e più vero: la strada, la fatica, la salita, la roccia, la neve, i sentieri, le creste e le vette.

Vorrei ringraziare in particolar modo Chiara che ha creduto in me dal principio e che continua a fornirmi utili consigli per migliorare, articolo dopo articolo, ciò che condivido sul Blog.

Un ringraziamento speciale va poi a tutte le persone che hanno condiviso e diffuso "La voce delle cime" ad altri lettori e un ringraziamento anche a tutte le persone che mi hanno fornito, con delle semplici chiacchierate, spunti per articoli di carattere informativo o tecnico, utili per arricchire il Blog insieme ai più personali scritti sugli itinerari percorsi e sulle escursioni effettuate.

Grazie anche a tutti quelli (sono davvero tanti) che in passato hanno camminato con me condividendo il calore del sole sulla parete, la vastità del cielo stellato nelle notti ad alta quota e l'amicizia autentica, onesta ed intensa che si manifesta nei più piccoli e semplici gesti come l'offerta dell'ultimo sorso d'acqua dalla borraccia ormai prossima alla fine. Siete stati tutti dei magifici compagni di viaggio.

E poi vorrei esprimere un immenso "Grazie di cuore" a tutti i lettori, assidui oppure occasionali, che hanno visitato il Blog e che si sono avventurati, magari anche solo per pochi istanti, tra le righe dei miei post. 
Spero che i miei articoli siano stati utili, interessanti o quantomeno di vostro gradimento.
Cercherò di pubblicare articoli con maggiore frequenza e mi impegnerò a trattare ancora più argomenti collegati a questa passione che grazie al vostro supporto è più viva che mai.

Non mi resta dunque che augurare "buona montagna e buona lettura" a tutti coloro che mi hanno seguito e che continueranno a seguirmi.






sabato 14 marzo 2015

Ferrata di Caprie

Presento in questo articolo una via ferrata piuttosto semplice ma molto divertente, a distanza ridotta da Torino ed adatta anche ai neofiti: la Via Ferrata di Caprie.

Si tratta di una ferrata che presenta un dislivello complessivo di circa 330 mt. spezzata in due tronconi da un sentiero, interamente esposta al sole e quindi più adatta nelle giornate non eccessivamente torride.

Per prima cosa occorre raggiungere il centro abitato di Caprie proprio sotto Rocca Bianca, imboccare quindi Via Giardini e lasciare l'auto in prossimità delle ultime case, non lontano dall'Istituto Suore Missionarie della Consolata.
Un cartello indicherà il sentiero per l'avvicinamento alla roccia della Parete Anticaprie all'ombra di un piccolo bosco di castagni. A sinistra un evidente sentiero conduce alle pareti di arrampicata più note della zona.
Si tratta di una vasta area di arrampicata che copre l'intero settore della parete. Un'opera cominciata molti anni fa dalla guida alpina Giancarlo Grassi e che si è evoluta nel tempo con la successione di molti altri appassionati fino a diventare una falesia tra le più apprezzate della Bassa Val di Susa con itinerari di vario livello (indicativamente dal 4+ fino al 7A), prevalentemente su placca verticale. Da provare.

La via ferrata comincia alle ultime rocce della Parete Anticaprie. Il primo tratto si sviluppa su una cresta molto semplice, percorribile quasi interamente in appoggiata, si passa sotto una sporgenza rocciosa e si prosegue senza molte difficoltà piegando verso la parte centrale della parete. Pioli di ferro assisteranno nei punti più impegnativi fino a raggiungere il sentiero alla base tra Rocca Nera e Rocca Bianca.
Un cartello indicherà una deviazione per la Placca delle Malizie: un piccolo settore di arrampicata, raggiungibile dopo un lungo traverso a metà dello sperone roccioso, con circa cinque o sei vie di livello di difficoltà che oscilla sul sesto grado.

Oltrepassato il bosco si raggiunge l'inizio del secondo tratto: classificato come Difficile per la presenza di alcuni brevi tratti strapiombanti e di passaggi atletici obbligati. Nella prima parte è possibile fare affidamento sui numerosi pioli di ferro per superare i punti più esposti.
Verso la fine un "ponte tibetano" costituito da tre funi d'acciaio lunghe circa 20 metri ci condurrà alla parte culminante e conclusiva della Ferrata, facile e meno ripida.
Il ponte è evitabile con l'apposita variante che permette di aggirarlo con un passaggio più basso e riparato.

In definitiva l'intero percorso richiede, effettuato con calma, dalle due alle tre ore. Dalla sommità il panorama spazia da Condove (parzialmente coperta dalla cava), Caprie e Novaretto sotto di noi, Chiusa San Michele dall'altra parte della valle, il Pirchiriano e la sua Sacra di San Michele, Sant'Ambrogio ai suoi piedi, i Laghi di Avigliana in lontananza, la collina di Rivoli con il suo castello, parte della città di Torino (quando la visibilità è buona) e infine il Musinè e il Rocca Sella.

La via del ritorno è un comodo sentiero che si ricongiunge all'antica mulattiera per raggiungere Campambiardo e che riporta fino alla base della parete dove ha avuto inizio questa breve ma piacevole avventura.