martedì 31 agosto 2021

domenica 22 agosto 2021

Valle Argentera e Piano della Milizia

Ultimamente ho dato così tanto sovente per scontato che i miei itinerari dovessero raggiungere una cima, un passo, un colle, un lago... da perdere di vista percorsi di fondo valle e piani in quota.
La Valle Argentera, che si sviluppa a partire da Sauze di Cesana e risale in direzione Sud-Est con una pendenza molto lieve frutto del lavoro di erosione dei ghiacciai di cui ora rimangono tracce solo nei massi erratici abbandonati lungo il tragitto e nelle acque del Torrente Ripa, può rivelarsi un piacevole percorso per riprendere a camminare dopo lunghi periodi di immobilità, nonché interessante punto di partenza per escursioni a differenti livelli di difficoltà.

Con l'idea di effettuare una lunga passeggiata a piedi, lasciamo l'auto nel piazzale antistante il Ponte Terribile a quota 1634 m.
È possibile, pagando una piccola quota, attraversare il ponte in auto e percorrere parte della valle sulla propria vettura attraversando parti asfaltate e parti in sterrato della strada.
La prima parte del percorso costeggia molto da vicino la sinistra orografica del Torrente Ripa dove i salti del fiume realizzano delle meravigliose ed invitanti polle d'acqua. In alcuni punti sono visibili le tracce di canaloni dei torrenti, ora in secca, che si immettono nel torrente scendendo dalle creste di Punta del Vallone, alla nostra destra.

Si supera il Pilone delle Scorce e si raggiunge Brusà del Pian a quota 1829 m.
Molti avventori raggiungono questo punto in auto dove è possibile trovare un comodo parcheggio ed una vasta area di campeggio libero. La valle si allarga e tende a diventare decisamente pianeggiante, il Ripa si calma e scorre placido su un esteso letto, attraversato da un pratico ponte in legno per raggiungere l'alpeggio di Brusà del Pian. Qui possiamo trovare una fonte d'acqua, una incantevole cappellina affrescata, un ristorante e un rifugio.

Proseguendo sulla strada principale un susseguirsi di piazzole per campeggio, ampie zone di prati, macchie boscose e torbiere ci accompagna fino al piano delle Balme. Alla nostra destra diversi torrenti mandano il loro richiamo tra i salti delle rocce scendendo dal Roc del Boucher come ad esempio il Rio della Pissa, il Rio Micosse, il Rio Vallon Renard, il Rio Gentira e il Rio di Guccie.
A sinistra un altro ponte permette di raggiungere le ormai abbandonate case di Troncea e una fonte accanto ad una ampia zona di prati e di torbiere.


Poco prima di raggiungere quota 1849 m si può trovare un sentiero poco battuto a destra che sale a Madonna delle Balme, supera il Rio del Pelvo e sale al Colle Pelvo a quota 3065 m.
Procediamo lungo il Vallone e raggiungiamo a quota 1894 m un altro ponte con bivio: superando il ponte si può raggiungere Clotès oppure il Bivacco Rattazzo, proseguendo invece sulla strada principale si costeggia il Rio Medetta dove si può trovare l'inizio del sentiero N° 623 che conduce al Colle della Ramière a quota 3007 m.

Ancora più avanti possiamo trovare Grangia Gacès a quota 1900 m e le sue invitanti tome e ricotte a poco prezzo e poi il ponte che con il sentiero N° 605 porta al Rifugio Alpe Piane.
Decidiamo di procedere ancora avanti e prendiamo a salire il sentiero N° 607 che con pochi brevi tornanti si inoltra tra i larici, piega a destra allontanandosi dal Ripa ed aggirando un contrafforte di Punta Ramière (3303 m) e raggiunge Piano della Milizia a quota 2104 m.

L'atmosfera tranquilla, il vento lieve che fa ondeggiare l'erba costellata di fiori, le scintille di sole riflesse sulle increspature del Rio del Gran Miol, lo scampanare del bestiame mansueto tra i prati... tutto invita ad una pausa contemplativa all'ombra dei giovani larici sulle sponde del torrente.
La Valle Argentera si presenta come un ampio spazio naturale ma accessibile a tutti, un comodo angolo di montagne affascinanti e boschi ombrosi ma pronto ad accogliere grandi numeri di "assetati di spazi aperti".
Forse la sua così immediata accessibilità lo rende meno adatto per chi cerca silenzio e solitudine ma è sufficiente abbandonare il fondo valle e incamminarsi su uno dei numerosi sentieri individuabili dalla ben evidente segnaletica e sulle carte per allontanarsi ed immergersi in ambienti più adeguati.

Ringrazio Giorgia per avermi accompagnato lungo il cammino.