mercoledì 30 novembre 2022

Perla del mese - Novembre

L'alpinismo è un'attività sfiancante.
Uno sale, sale, sale sempre più in alto, e non raggiunge mai la destinazione.
Forse è questo l'aspetto più affascinante.
Si è costantemente alla ricerca di qualcosa che non sarà mai raggiunto.

[Hermann Buhl]



giovedì 10 novembre 2022

Una nuova presidenza e un nuovo direttivo per il G.I.S.M., Gruppo Italiano Scrittori di Montagna

L’Assemblea del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna, tenutasi a Feltre il 10 settembre 2022, ha portato grandi novità per il glorioso sodalizio, nato a Torino nel 1929 per opporsi all’inquadramento dell’alpinismo nel C.O.N.I., voluto dal regime fascista. Da allora il G.I.S.M. ha annoverato tra le sue fila alcuni tra i più grandi nomi dell’alpinismo e della cultura alpina italiana.

Nel segno di un ormai necessario rinnovamento, alla presidenza è stato eletto Marco Blatto, che succede a Dante Colli, presidente dal 2016.
Geografo, scrittore, alpinista membro del G.H.M. francese (Groupe de Haute Montagne) e dell’A.C.G. britannico (Alpine Climbing Group), dagli anni novanta Marco Blatto è stato tra i maggiori protagonisti dell’alpinismo esplorativo sulle Alpi Graie Meridionali, autore di decine di nuove prime salite su roccia e su ghiaccio.

Alla Vice presidenza sono stati eletti il Prof. Giovanni di Vecchia (Vicario), il Dott. Giuseppe Mendicino e la Dott.sa Paola Favero.

Consiglieri: il Dott. Marco Dalla Torre, Giacomo Ferramosca, il Prof. Claudio Smiraglia, Fulvio Scotto e Bepi Pellegrinon.

È il nuovo Presidente Marco Blatto a tracciare le linee del futuro del sodalizio:

«Il “nuovo G.I.S.M.” dovrà prendere parte attiva alle sfide etiche dell’alpinismo moderno, a quelle legate al fragile ecosistema alpino e strettamente connesse ai cambiamenti climatici. Questi imporranno sempre di più una trasformazione inevitabile della montagna come paesaggio fisico e come luogo d’azione consapevole. È necessario che questa nostra militanza storica, che ha sempre beneficiato di un’autonomia rispetto ad altre associazioni alpine, sia più incisiva e legittima anche in temi importanti come quello delle “libertà in montagna”.
Accanto all’impegno “ideale”, dovremo dare spazio e voce ai nostri autori, ai nostri pittori, cineasti e fotografi. I tempi che abbiamo di fronte sono difficili, ma abbiamo la determinazione, le competenze e gli strumenti intellettuali necessari per far sì che il G.I.S.M. possa tornare a essere protagonista sulla scena del panorama culturale alpino italiano.
Personalmente, poi, ho un desiderio, che fu anche dell’indimenticabile Presidente Onorario Spiro Dalla Porta Xydias: che il G.I.S.M. possa diventare la “casa” per tutti quegli alpinisti che ritengono che la scalata sia ben più che un fatto sportivo e atletico volto all’affermazione personale.»