mercoledì 30 settembre 2020

Perla del mese - Settembre

Considero l'arrampicata e l'alpinismo come uno straordinario laboratorio di emozionanti esperienze positive, insostituibile strumento di maturazione e ricchezza interiore, oltre che di benessere fisico e mentale.

Cerco ancora di vivere la mia passione per la montagna come fonte inesauribile di novità, di bellezza, di valori e di ricerca; per lasciare spaziare la mente e l'anima nei luoghi più belli del mondo reale ma anche di quello interiore.

In pratica cercando di vivere a fondo la natura, prendendo la montagna non come una "droga" o come terra di conquista, ma bensì come stupenda occasione di vita, condividendo i propri sogni in armonia con i migliori amici.

[Elio Orlandi]




lunedì 28 settembre 2020

Fontana della Magnesia

Iniziano in questo periodo sconfortanti giornate di meteo avverso: pioggia, vento freddo, occasionali giornate con copertura di nuvole. Per non rinunciare totalmente all'opportunità di mettere in spalla uno zaino è stato necessario riadattare l'attività alle condizioni della giornata, come un ruscello placido si adatta al percorso che il greto gli permette di compiere. Così una giornata di arrampicata si trasforma in un'escursione breve e l'escursione breve diventa una ancor più semplice passeggiata. Abbiamo da poco lasciato alle spalle Viù quando una pioggia battente comincia a rovesciarsi sul parabrezza. Proseguiamo dunque sperando di trovare nubi meno impietose verso monte e la nostra determinazione viene premiata, perchè giunti ad Usseglio la pioggia è diventata una velatura d'acqua appena percettibile. 

Lasciamo l'auto nei pressi del Museo Civico Alpino Arnaldo Tazzetti e ci dirigiamo quasi immediatamente verso la Stura di Viù passando sulla sua destra orografica per mezzo di un pratico ponte. Camminiamo all'ombra dell'inverso, ascoltando il piacevole scorrere del fiume alla nostra destra e tentando di avvistare qualche spiritello del bosco passeggiare sul tappeto di foglie brune tra i faggi a sinistra, il tutto accompagnato dalla velatura del cielo a metà tra il grigio e l'azzurro scuro. Dall'altra parte della valle la Punta della Forcola (2248 m), contrafforte della Torre d'Ovarda, allunga le sue guglie rocciose per strappare le basse nuvole distratte che viaggiano troppo vicine alla cima.

Giungiamo nei pressi del ponte della piccola frazione di Villaretto e ci dirigiamo a sinistra dove si sviluppa un brevissimo percorso per raggiungere la Fontana della Magnesia. Il sentiero, che pare modellato dalle radici stesse dei faggi, è reso un po' scivoloso dalla pioggia, sale con pendenza lieve tra gli alberi, supera un piccolo corso d'acqua con una passerella in pietra e raggiunge la fontana. La fonte era già nota ai tempi della villeggiatura signorile di inizio '900 per la freschezza e la leggerezza delle sue acque e per le proprietà diuretiche, tanto che molti villeggianti ogni giorno facevano una salutare passeggiata per rifornirsi d'acqua, tradizione che resiste ancora oggi. Tra il 1941 e il 1942 venne affidato ad Antonio Borla di Usseglio il lavoro di sistemazione della fonte. Grazie al contributo dell'Ente provinciale per il Turismo la nuova struttura della fontana venne inaugurata il 30 Agosto 1942. Venne realizzata un'ampia vasca in muratura di pietra e cemento, un piedritto che supporta il tubo di erogazione e un muretto di appoggio. 

Concludiamo la camminata tornando a Usseglio, con un pasto semplice sulle sponde del laghetto davanti alla Casa del Fondo. Durante il pranzo il cielo decide di aprire le sue nuvole concedendoci di asciugare ai raggi del sole giacca e copri-zaino. La Fontana della Magnesia può essere considerata un valido punto di ristoro e di approvvigionamento d'acqua durante una camminata lungo la Stura oppure prima di un'escursione alla Val d'Arnas. Ringrazio Elena per aver accettato l'invito ad uscire all'aperto nonostante l'inclemenza meteorologica.