Questa escursione è più che una semplice camminata. È un momento di riflessione, è un'occasione di analisi introspettiva, è un'opportunità per scollegarsi dalla routine abitudinaria e abbracciare la calma, ritmica cadenza del respiro regolare e dei passi sul pietrisco ghiacciato di un sentiero.
Per raggiungere il Monastero Dominus Tecum a Pra 'd Mill possiamo salire su un'auto e raggiungere comodamente il piccolo parcheggio antistante la struttura d'accoglienza...oppure, se il nostro interesse non si limita alla destinazione finale, possiamo dedicare del tempo ad un percorso che pur nella sua semplicità e linearità nasconde qualcosa di prezioso.
Lasciamo l'auto a Barge lungo la SP27 ed imbocchiamo Via Cottolengo costeggiando la scuola elementare. Superiamo abitazioni e negozi e poi deviamo a sinistra verso Località Gabiola costeggiando il campo sportivo. Proseguiamo sempre sulla strada principale procediamo su un ponte che scavalca un piccolo corso d'acqua e arriviamo ad un bivio: deviamo a destra restando sulla strada principale e dirigendoci verso una ben segnalata "area attrezzata e laghetto dei pescatori".

Giungeremo dinanzi alla piccola chiesa di Borgo S. Antonio e ad un altro bivio, continuiamo a destra su Via Gabiola dove troveremo la prima indicazione per Pra 'd Mill: una scritta verniciata su un fondo nero.
Continuiamo sulla strada principale, superando Ruà Paulida, San Chiaffredo con la sua chiesetta, Ruà Martellotti e Ruà Bonade, mentre il numero delle abitazioni si fa più esiguo fino al termine della strada asfaltata e poi al laghetto dei pescatori.

Verso la fine il percorso prenderà a salire nel bosco allontanandosi gradualmente dal Rio Infernotto lungo un sentiero occasionalmente marcato da segnavia gialli recanti una croce. Difficile in ogni caso perdere la strada...
Questo sentiero non può che essere percorso in silenzio, specialmente nella seconda parte dopo aver abbandonato le case e l'asfalto.
Non si tratta di un percorso impegnativo, non è una cima impervia da raggiungere, nè tantomeno una passeggiata fine a sè stessa. Trattarla come una mera occasione per calzare gli scarponcini e muoversi a piedi ne sminuirebbe il valore.

Ringrazio ancora i monaci per la cortesia e per la gentile ospitalità.
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