sabato 22 dicembre 2018

Il Soccorso Alpino

La storia del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico in Italia parte dal 12 Dicembre 1954 quando esso nasce come organo tecnico del Club Alpino Italiano, con sede a Milano.
È presente in tutte le regioni italiane con 30 delegazioni alpine (6300 volontari) e 12 delegazioni speleologiche (800 volontari).
Le finalità di questa istituzione leggendone lo statuto sono:
-contribuire alla vigilanza e alla prevenzione degli infortuni nell'esercizio delle attività connesse all'ambiente montano e delle attività speleologiche;
-soccorrere in tale ambito gli infortunati, i pericolanti e i dispersi e recuperare i caduti anche in collaborazione con organizzazioni esterne;
-concorrere al soccorso in caso di calamità anche in cooperazione con le strutture della Protezione Civile, nell'ambito delle proprie competenze istituzionali.


Note comportamentali per alpinisti ed escursionisti

Prima di partire
Informarsi sulle previsioni meteo.
Consultare le pubblicazioni relative alla gita che si intende intraprendere (guide, carte ecc...).
Verificare la situazione geomorfologica della zona (innevamento, grado di pericolosità del manto nevoso, percorribilità dei sentieri e vie di accesso), l'agibilità dei rifugi e bivacchi, funivie, ecc...
Comunicare ai familiari e/o gestori dei rifugi le proprie intenzioni riguardo la meta e il percorso che si intende effettuare.

In caso di incidente
Allertare la centrale operativa 118. (Numero gratuito unico per le emergenze sanitarie).
Comunicare:
1. Nome e numero di telefono del richiedente.
2. Cosa è successo e quando.
3. Indicazione esatta del luogo, toponimo, altitudine.
4. Numero e condizioni degli infortunati.
5. Condizioni atmosferiche e visibilità.
6. Riferimenti per l'individuazione dell'alto ed eventuali ostacoli (cavi, linee elettriche, ecc...)

In attesa dei soccorsi
Proteggere l'infortunato dagli agenti atmosferici (vento, sole, pioggia, freddo ecc...) con indumenti asciutti.
Non somministrare bevande e/o medicinali se non autorizzati da un medico.
Predisporre l'avvicinamento dell'elicottero ritirando gli indumenti, sistemando gli zaini in modo che non vengano spostati dalla turbolenza del mezzo aereo e allontanando le persone non indispensabili.
In caso di meteo avverso o del buio i soccorsi arriveranno via terra e con tempi relativamente lunghi; restare in contatto con la centrale operativa del 118 per ricevere notizie e comunicare gli eventuali sviluppi.

È bene considerare che le normative relative al costo o alle modalità di rimborso dei soccorritori (peraltro problema del tutto secondario in relazione alla personale incolumità) variano da regione a regione e a seconda della nazione nella quale esse vengono richieste. Consigliamo quindi di informarsi preventivamente soprattutto in funzione della eventuale copertura assicurativa che si possiede.

(Articolo tratto da "Sicurezza in montagna" di Paolo Tombini e Luca Macchetto)

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