sabato 10 maggio 2014

Come scegliere la scarpetta da arrampicata

Nell'ultimo ventennio la scelta dell'attrezzatura tecnica adeguata per praticare attività in ambiente montano è diventata determinante. I produttori di articoli per discipline come l'arrampicata sportiva, elaborano prodotti sempre più performanti e con materiali sempre più all'avanguardia per migliorare le prestazioni dello scalatore e garantire la sua sicurezza riducendo i fattori di rischio.
La scelta della scarpetta ad esempio è fondamentale, in quanto rappresenta il più importante punto di contatto con la parete e permette di affrontare punti della via anche molto impegnativi. È importante considerare alcuni fattori, primo tra tutti: la conformazione del piede.
Ogni scalatore ha una propria conformazione del piede, che spesso differisce anche tra un piede e l'altro; quindi diventa necessario provare entrambe le scarpette e verificarne la tenuta e l’aderenza. Quasi tutte le scarpette tendono a cedere nella tenuta con il tempo e l’utilizzo.

La misura corretta è sempre stato nodo cruciale e punto di discussione tra gli specialisti in quanto alcuni suggeriscono anche due misure più piccole della propria taglia per migliorare le prestazioni. È consigliabile però privilegiare una scarpetta comoda, non esageratamente stretta o arcuata per evitare fastidiosi dolori e inutili crampi alle dita del piede, che offra il giusto compromesso tra sensibilità e comfort, specialmente per i neofiti e gli scalatori alle prime armi.
Inizialmente è preferibile una scarpetta della taglia giusta per poi scendere successivamente con la misura fino a trovare quella adeguata.
La scarpetta deve in definitiva calzare come un guanto. Indossando la scarpetta dovrete sentire il piede fasciato con le dita che premono leggermente in fondo alla scarpa.

Esistono sul mercato diversi modelli di scarpetta con differenti tipologie di chiusura: elastica facilmente rimovibili, con fascette di velcro opposte per una migliore tenuta, con lacci per una regolazione ottimale sulla forma del piede. Occorre provare diversi modelli per trovare quello più soddisfacente.

Le suole più o meno flessibili in funzione del tipo di utilizzo, sono generalmente in Vibram.
Vibram è un marchio italiano che prende il nome del fondatore dell’azienda Vitale Bramani, uno dei primi alpinisti ad aver concepito e sperimentato la suola in gomma vulcanizzata su modelli di scarpe per l’arrampicata. Esistono differenti tipologie di suole: rigide e resistenti, morbide e flessibili. All’aumentare della difficoltà della parete da affrontare è consigliabile scegliere una suola morbida e flessibile per una maggiore aderenza e sensibilità anche su appoggi molto piccoli. Le scarpette con una suola più rigida possono invece, migliorare le prestazioni su vie molto lunghe grazie al notevole sostegno che forniscono al piede a scapito però della sensibilità.

Anche la forma spesso varia in funzione del livello tecnico richiesto e del tipo di utilizzo. Quelle con forma particolarmente asimmetrica e suola più inarcata, garantiscono ottima presa e massima precisione e sono adatte all'arrampicata sportiva su pareti impegnative, quelle con forma più convenzionale e suola più piatta sono adatte a scalate in falesia su più tiri e per lunghe permanenze in parete.

Un ultimo consiglio: dopo l'uso le scarpette vanno pulite e asciugate. È meglio tenerle lontano da fonti di calore, mentre la suola potrà essere spazzolata con uno spazzolino di ferro, avendo cura di spazzolare sempre in una sola direzione, e pulite con uno straccio inumidito con acqua o alcol per mantenere l'aderenza.
 

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