lunedì 13 ottobre 2014

Mille Lupi sulle nostre montagne

Articolo a cura di CCTAM (Commissione Centrale per la Tutela dell'Ambiente Montano)


Il lupo è ormai una realtà per la montagna italiana con un totale di circa 1000 esemplari. Nell'arco di due generazioni (umane), la spontanea colonizzazione della dorsale appenninica si è ormai completata, mentre sulle Alpi l'avanzata continua a fatica. Benefici e svantaggi da questo ritorno? Di sicuro il lupo è un perno dell'equilibrio ecologico degli ecosistemi montani. Gli effetti positivi della sua presenza (aumento della biodiversità in primis) cominciano ben presto a evidenziarsi sia sulle comunità animali (riduzione del carico degli ungulati e cambiamento della loro etologia) che indirettamente su quelle vegetali (modificazioni alla composizione specifica a causa degli effetti sui pascolatori). Gli svantaggi sono sicuramente legati alla conflittualità con l'allevamento, ma va sottolineato che, dove gli enti preposti hanno agito con tempestività ed efficacia (informazione, rimborsi danni e cani da guardia), la convivenza è stata resa possibile. I costi economici di questo ritorno? Inferiori a quelli provocati da altre specie più o meno "nocive": nella sola Emilia-Romagna fagiano e lepre causano ogni anno danni all'agricoltura per più di 500.000 euro rispetto ai 150.000 dovuti al lupo.
Bisogna però che cresca la consapevolezza di questa presenza, simbolo di forza, abilità e condivisione, non più come problema, ma come risorsa e valore.
Per saperne di più: www.canislupus.it

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