"Non siamo arrivati?"
È una strana sensazione. Ogni tanto l'ho provata: stai camminando in montagna, il bosco ti circonda, il suono dei passi sulla terra della mulattiera ti accompagna. Ad un tratto ti sembra che l'ombra degli alberi si diradi e lasci spazio alla luce, alzi lo sguardo convinto di aver raggiunto la cresta senza vegetazione e sei già pronto a lasciar spaziare la vista sul panorama, sul paese sottostante...invece era solo un'illusione, uno sperone roccioso ha impedito la crescita degli alberi in un piccolo punto, la strada va avanti.
Prosegui.
Alzando gli occhi ti pare di scorgere il cielo tra i tronchi più in alto. "Non c'è più terra, devo esserci quasi." ma di nuovo è solo un cambio di inclinazione, si sale ancora. Prendi un bel respiro e prosegui.
Cominci a sentire una strana sensazione, la sensazione che la camminata sia più lunga del previsto e quando finalmente giungi alla cresta un ometto di pietra e una freccia colorata ti indicano di girare verso il filo di cresta in salita in direzione di una cima ancora lontana. Cominci a pensare "Non siamo arrivati? Curioso, me la immaginavo più breve."
La montagna distorce le distanze ed ogni passaggio che pare possa richiedere dieci minuti si rivela invece una scarpinata di mezz'ora.
Continui sulla cresta verso una cima che non sembra avvicinarsi mai e che a tratti si nasconde alla vista. Il pensiero "Ancora un passo e ci sono" si insinua nella testa come un mantra, avanzi ma sembra di restare fermi, il paesaggio non cambia ed il tempo passa.
Scavalchi una scarpata, ti sembra di aver raggiunto la cima ma c'è sempre ancora un tratto in pendenza da percorrere. "Non siamo arrivati?"
E procedi così, ora pensando che forse è il caso di abbandonare per non attardarsi sulla via del ritorno, ora ricordando le parole dei saggi nonni "non si è mai davvero arrivati...si è sempre in cammino...è quando credi di essere arrivato che devi riprendere ad andare avanti...è quando credi di aver capito qualcosa che ti capita di dover rimettere tutto in discussione..."
Ne ho incontrati, lungo il cammino della vita, di cambi di inclinazione...di falsi arrivi...spesso ho avuto l'impressione di aver raggiunto una meta che si è poi rivelata un nuovo punto di partenza e chissà quante volte ancora mi capiterà. Succede ancora oggi: il futuro ha in serbo nuovi percorsi, nuovi ostacoli da superare, nuove mete da raggiungere un passo alla volta, e le presunte certezze diventano spunti per riflettere, per cambiare, per migliorare, per guardare le cose da un'altra e più ampia prospettiva.
Da poco "la voce delle cime" ha raggiunto le 10000 visualizzazioni. È un risultato che mi fa provare una grande gioia. La gioia di aver condiviso qualcosa di prezioso per me, qualcosa di valore.
Ma la sensazione è la stessa "non siamo arrivati?" la cima è ancora lontana...la lista delle mete che mi piacerebbe raggiungere, da solo o in compagnia, è ancora lunga...gli argomenti che vorrei trattare sono moltissimi e le esperienze che vorrei vivere in montagna innumerevoli.
Dall'alto del percorso effettuato finora posso scorgere altri obiettivi lontani ed altri possibili traguardi.Non resta dunque che proseguire, rimettersi in cammino, con la consapevolezza che la meta è ancora lontana e che potrà molto probabilmente rivelarsi solo una semplice tappa intermedia.
Ringrazio i lettori ed i frequentatori del blog "la voce delle cime" e tutte le persone che mi hanno accompagnato lungo il cammino in questi anni.
Parlando di nuove prospettive vi faccio dono di alcune foto "aeree" del nostro meraviglioso arco alpino occidentale e auguro a tutti buona lettura e buon cammino.
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