L'Aiguille Rousse è una cima che si presenta massiccia e rocciosa sul versante ovest in direzione di Pracompuet e di Nancroix, e con un aspetto più dolce sul versante opposto in direzione di Les Bettières e della testata della valle.
L'escursione presenta incantevoli paesaggi ed è caldamente consigliata durante il periodo estivo.
Si raggiunge Nancroix tramite la strada D87, si oltrepassa il ruscello Poncet e si svolta a sinistra sulla Route de la Chenarie fino a raggiungere la piccola cappella dedicata a San Rocco e San Sebastiano.
Accanto alla cappella una comoda fontana invita ad una breve sosta prima di proseguire oltre un piccolo ponte in direzione di Pracompuet, piccolo gruppo di abitazioni indicato da evidenti cartelli in legno lungo il sentiero.
Superato Pracompuet si prosegue, sempre salendo, verso la Chapelle des Vernettes che merita di essere visitata per la bellezza dei suoi affreschi.
Dalla Cappella si segue un sentiero più stretto in direzione Col d'Entreporte che prima si immette in una macchia di abeti salendo con una decisa pendenza su un sentiero scavato dalle radici e dai numerosi passaggi delle bici da trial, raggiunge gli impianti di risalita sciistici (aperti anche d'estate per la gioia degli appassionati di parapendio) e poi taglia con diversi ripidi tornanti un pendio erboso sotto le rocce di un contrafforte dell'Aiguille Grive da dove è semplice osservare le piste dei camosci tra gli sfasciumi e le pietre ai piedi della massicciata rocciosa della Aiguille Rousse ormai sempre più vicina.
Dopo diversi tornanti, su un assolato sentiero ricoperto da rocce bianchissime e fiancheggiato da numerose piante di mirtillo, si raggiunge il Col d'Entreporte.
Il vento costante spazza la vasta spianata erbosa carica di fiori mentre lo sguardo spazia sulle guglie delle cime circostanti come la cresta del Sommet de Bellecôte (3400 m circa) e la cima scolpita della Dôme des Pichères, intanto l'orecchio accoglie i fischi delle marmotte ed il richiamo dei gracchi alpini.
Dalla Aiguille Rousse si può scendere per un altro sentiero sul versante opposto, meno ripido ma più lungo che ridiscende verso la Chail a quota 2285 m e prosegue su una più comoda strada sterrata.
Consiglio di soffermarsi alla Cappella Notre Dame des Vernettes per ammirarne i meravigliosi affreschi oggetto di recente restauro, suggerisco di procedere con estrema attenzione lungo il cammino ai piedi della massicciata rocciosa della cima nella speranza di scorgere il maestoso profilo alare del Gipeto.
Ringrazio Giorgia per essere stata al mio fianco durante il cammino.
Il santuario a pianta centrale fu costruito tra il 1722 e il 1727 da Antoine Jacquet della Valsesia, vicino ad una fontana ritenuta miracolosa.
Le pitture murali furono realizzate nel 1733 da Luca Valentino e restaurate a più riprese.
L'altare maggiore realizzato tra il 1739 e il 1743 da Joseph-Marie Martel, sempre abitante della Valsesia è dedicato a Nostra Signora della Pietà.
Altari laterali dedicati a San Giovanni Battista e San Nicola, offerti come ex-voto nel 1759 circa.
Nessun commento:
Posta un commento