
Staccare la spina, sconnettersi dal web, abbandonare il telefono sul comodino, dimenticare la usuale consultazione regolare della posta elettronica.


La Val Formazza si estende nell'area più settentrionale del Piemonte, al confine con la Svizzera e il parco della Valle del Binn, comprendendo una zona dell'arco alpino straordinariamente bella e suggestiva, finora purtroppo poco considerata nei piani di escursioni degli anni precedenti.
Il Rifugio si trova nella zona di confluenza della Valrossa con la più ampia Val Toggia, tra le dighe dei Laghi Toggia e Castel, rispettivamente a quota 2191 m e 2210 m.
Raggiungere il rifugio non è complicato: si lascia l'auto a Riale a 1731 m ci si incammina sulla traccia della sterrata, evidente nonostante l'innevamento, che taglia con numerosi tornanti il più diretto sentiero G20.

Verso l'imbocco della valle si stanno gradualmente addensando delle nubi e per evitare che ci raggiungano lungo il percorso acceleriamo il passo togliendo le ciaspole, il manto nevoso è così duro e compatto da permetterci di procedere senza sprofondare.

Terminano i tornanti e si supera una condotta dell'acqua, si procede quindi tenendo la sinistra. Le nuvole ci hanno raggiunto, ma le luci sulla diga del Lago Toggia alla nostra destra fanno da riferimento: superiamo il ponte sul torrente e raggiungiamo pochi metri più avanti il Rifugio Maria Luisa.
La cena calda e l'atmosfera confortevole delle camere rinfranca e fornisce tepore. Non c'è assolutamente, in nessun rifugio di montagna, atmosfera migliore di quella che possono creare delle coperte, un tè caldo e una finestra affacciata sul bianco manto della neve sotto il cielo notturno.
Il conciliante riposo infatti sopraggiunge quasi immediatamente al temine del pasto, consapevoli di voler approfittare ancora del giorno successivo per una tappa ai Laghi del Boden prima di intraprendere la discesa.

Le nuvole della sera precedente al mattino sono scomparse, il vento freddo è comunque molto forte e si sente specialmente se ci si trova all'ombra delle creste, ma appena la luce del sole ci raggiunge, tutto diventa più semplice. Superiamo il ponte sul torrente del giorno prima e deviamo a sinistra sul G24, proprio in prossimità di un casolare, raggiungiamo la diga del Lago Castel e proseguiamo intuendo l'itinerario sulla neve usando come riferimento la rocciosa formazione del Pizzo Fiorina e puntando verso di essa.

Ammiriamo in silenzio il nostro bianco terreno di conquista finchè le raffiche di vento non si fanno più insistenti sollevando neve e polvere di ghiaccio dalle cime facendole apparire come fumarole di una solfatara e decidiamo di riprendere il sentiero del ritorno.
Man mano che ci avviciniamo a Riale incontriamo sempre più persone: fondisti, sciatori, ciclisti ed escursionisti...tutti indaffarati a godersi la Val Formazza e la sua neve; forse tutti intenti a cercare nella Val Formazza quel luogo dove poter recuperare il proprio tempo, il proprio spazio personale, il luogo giusto per staccare la spina, evadere dalla soffocante, abitudinaria successione di ritmi frenetici per riappropriarsi della sensazione di soddisfazione di una appagante giornata fuori dalla consuetudine.

La Val Formazza è stata per me non solo una gran soddisfazione da tempo attesa, ma anche una meta che ha gettato le basi per un anno ricco di nuove sfide, una rampa di lancio per pianificare e intraprendere nuovi viaggi.
Ringrazio Cristina per avermi accompagnato a calpestare la prima neve del 2019 e per l'ascolto dei miei interminabili "sproloqui da lungo viaggio in auto".
RIFUGIO MARIA LUISA di Maceraudi Giovanni
Loc. Valtoggia Formazza, 28863 (VB)
P.I. 02219300031
Rifugio: +39 0324 63086
Giovanni: +39 348 4444 316
Apertura
inverno: da Gennaio a Maggio
estate: Giugno fine settimana, Luglio-Settembre tutti i giorni. Telefonare.
www.rifugiomarialuisa.it
A inizio/fine stagione e in inverno telefonare in caso di maltempo
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