martedì 22 marzo 2022

Piano dei Crociati

Il fermo immagine blocca nel tempo un gesto, un'azione. E ti consente di tornare a guardarla più volte.
E magari ti offre un'emozione.
[Steve McCurry]

La rapida escursione al Piano dei Crosas ha confermato quanto l'immagine possa valorizzare la bellezza di un luogo.
Situato a quota circa 1765 m, distante poco più di 3 km in linea d'aria da Gravere, il Piano dei Crosas (nominato Pianoro dei Crociati su numerose mappe) si estende per circa 3,5 ettari sull'inverso della Val di Susa, sotto la cima del Ciantiplagna (2849 m di altezza), un luogo amèno dove trovare ristoro e da cui poter ammirare le magnifiche cime circostanti questo tratto di valle.
Gli alberi e la neve attutiscono i suoni ed il silenzio diventa puro e piacevole.

Raggiungerlo è semplicissimo: si può lasciare l'auto comodamente a Frais e proseguire lungo la carrareccia che congiunge il centro abitato alla Bergeria Facciaccia oppure presso una delle tante abitazioni di pastori che costellano la montagna lungo i sentieri e le strade.
Decidiamo di partire a piedi da Ca' la Brà a quota 1476 m dove troviamo anche una fonte per l'acqua.
Raggiungiamo Ca' Draje a 1514 m e poi pieghiamo a sinistra salendo nel bosco.
Non occorre cercare sentiero, ci inoltriamo fra gli alberi accompagnati da conigli selvatici e merli chiacchieroni, e continuiamo a salire fino a raggiungere il pianoro.

Sul tappeto di neve rimasta, ormai fusa e ghiacciata, possiamo giocare ad individuare le tracce lasciate dai vari animali e dagli escursionisti che ci hanno preceduto, forse diretti al Pilone Madonna delle Nevi (2187 m) oppure a Punta del Mezzodì (2689 m).
Nel panorama di punte che contornano questo luogo inevitabilmente spicca il Rocciamelone, la cui punta dista da noi appena 13,8 km in linea d'aria. Troviamo poi il Lamet e la valle di Novalesa, e tutte le cime attorno a Chiomonte e al Forte di Santa Chiara.
A Sud invece possiamo trovare ancora, oltre al già citato Ciantiplagna, Cima delle Vallette (2743 m di altezza) e la cresta frastagliata che ci separa da Balboutet e dalla Valle di Usseaux.

Ci fermiamo per il tempo del pranzo e per permettere qualche ulteriore scatto ai magici giochi di riflessi tra ghiaccio e luce del sole.

Ringrazio Chiara per le splendide fotografie e per la compagnia lungo il tragitto; spero in futuro di poter offrire sempre più spesso il frutto del suo talento con la macchina fotografica ai lettori dei contenuti di questo Blog.


















































































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