L’Assemblea del Gruppo
Italiano Scrittori di Montagna, tenutasi a Feltre il 10 settembre
2022, ha portato grandi novità per il glorioso sodalizio, nato a
Torino nel 1929 per opporsi all’inquadramento dell’alpinismo nel
C.O.N.I., voluto dal regime fascista. Da allora il G.I.S.M. ha
annoverato tra le sue fila alcuni tra i più grandi nomi
dell’alpinismo e della cultura alpina italiana.
Nel segno di un ormai
necessario rinnovamento, alla presidenza è stato eletto Marco
Blatto, che succede a Dante Colli, presidente dal 2016.
Geografo, scrittore,
alpinista membro del G.H.M. francese (Groupe de Haute Montagne) e
dell’A.C.G. britannico (Alpine Climbing Group), dagli anni novanta
Marco Blatto è stato tra i maggiori protagonisti dell’alpinismo
esplorativo sulle Alpi Graie Meridionali, autore di decine di nuove
prime salite su roccia e su ghiaccio.
Alla Vice presidenza sono
stati eletti il Prof. Giovanni di Vecchia (Vicario), il Dott.
Giuseppe Mendicino e la Dott.sa Paola Favero.
Consiglieri: il Dott.
Marco Dalla Torre, Giacomo Ferramosca, il Prof. Claudio Smiraglia,
Fulvio Scotto e Bepi Pellegrinon.
È il nuovo Presidente
Marco Blatto a tracciare le linee del futuro del sodalizio:
«Il “nuovo
G.I.S.M.” dovrà prendere parte attiva alle sfide etiche dell’alpinismo moderno, a quelle legate al fragile ecosistema
alpino e strettamente connesse ai cambiamenti climatici. Questi
imporranno sempre di più una trasformazione inevitabile della
montagna come paesaggio fisico e come luogo d’azione consapevole. È
necessario che questa nostra militanza storica, che ha sempre
beneficiato di un’autonomia rispetto ad altre associazioni alpine,
sia più incisiva e legittima anche in temi importanti come quello
delle “libertà in montagna”.
Accanto all’impegno
“ideale”, dovremo dare spazio e voce ai nostri autori, ai nostri
pittori, cineasti e fotografi. I tempi che abbiamo di fronte sono
difficili, ma abbiamo la determinazione, le competenze e gli
strumenti intellettuali necessari per far sì che il G.I.S.M. possa
tornare a essere protagonista sulla scena del panorama culturale
alpino italiano.
Personalmente, poi, ho
un desiderio, che fu anche dell’indimenticabile Presidente Onorario Spiro Dalla Porta
Xydias: che il G.I.S.M. possa diventare la “casa” per tutti
quegli alpinisti che ritengono che la scalata sia ben più che un
fatto sportivo e atletico volto all’affermazione personale.»
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