Il forte Janus è stato costruito a nord-est della piazza di Briançon, sopra la posizione Gondran. Questo moderno forte, completamente collaudato, è il più alto della piazza e il più avanzato sul confine italiano. È composto da due parti, un fortino di fanteria costruito nel 1887 e una sezione sotterranea costruita nel 1898. Una casamatta ad azione frontale fu costruita per affiancare la linea di difesa di Gondran. Era armata con 4 cannoni da 95 mm su supporti costieri. È l’unica casamatta di questo tipo costruita in Francia.
Da diverso tempo non dedicavo un'escursione alla ricoperta del patrimonio storico delle montagne, soprattutto quella storia che purtroppo ha visto le montagne panorama di conflitto, di battaglie e di scontri armati.
Lasciamo l'auto nei pressi dei campi da golf di Monginevro e prendiamo a salire verso il Lago Les Agnes.
È possibile raggiungere il lago per poi piegare a destra seguendo la sterrata che sale al fortino Janus oppure tagliare per uno qualsiasi dei sentieri che costeggia il rilievo su cui si erge il forte stesso.
L'obiettivo di metà percorso deve essere il tornante a sud a 2372 m di quota che attacca la cresta d'inizio del rilievo, si prosegue dunque con la strada militare che prende a salire verso nord con lieve pendenza e che con due i tornanti finali a quota 2508 m raggiunge l'ingresso del fortino, la casamatta che si affaccia sui piani erbosi appena attraversati, sul lago e sul Monte Chenaillet. Poco più in alto i resti del muro che delimitavano l'area militare difesa e le postazioni dei cannoni.
L'aria ventosa fresca è secca ci invita a trovare un luogo riparato per il pasto, ci infiliamo quindi in uno dei fossi sul versante Nord-Ovest, alle spalle del fortino, immaginando i colpi che avevano realizzato simili aperture nel terreno.
La Janus fu una delle poche difese del settore ad essere messa alla prova del fuoco nel giugno 1940. Fu preso di mira dai 149 m/m del vicino forte italiano di Chaberton, che lo sovrastava di quasi 600 metri. Una campana del GFM porta ancora il segno del rimbalzo di una granata italiana.
Furono queste campane di osservazione a dare al forte la sua più grande fama: una di esse ospitò un ufficiale che partecipò alle osservazioni di artiglieria e alla regolazione del fuoco dei 280 uomini della 6ª batteria del 154° RAP che, al comando del tenente Miguet, misero a tacere lo Chaberton.
Consumiamo il nostro pasto mentre osserviamo il profilo dello Chaberton distante da noi circa 6,3 km in linea d'aria.
Terminato il pasto riprendiamo il percorso in discesa ma questa volta dilungandoci fino alle sponde del Lago Les Agnes e deviando sui sentieri dove giovani si cimentano con le loro mountain bikes.
Ringrazio Enrico per la compagnia lungo il tragitto.
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