Continuano le visite a grotte, forre e gole scavate nella roccia e sparse su tutto il territorio alpino.
Dopo la piacevole passeggiata alle grotte della cascata del Varone è il turno della valdostana Gouffre del Brusserailles scavata dal torrente Marmore.

In seguito, per indagarne meglio la struttura, costruirono dei pontili che qualche anno più tardi sarebbero stati aperti al pubblico.

Davanti ai due edifici risalenti a fine Ottocento, si trovano le Marmitte dei giganti, ovvero delle erosioni circolari nella roccia, che prendono il nome dal paiolo in cui si cucina la polenta. Su richiesta, è anche possibile visitare la cantina, ovvero la marmitta più grande tra quelle visibili.
Ancora oggi la gestione della grotta è affidata al ristorante tipico Lo Gurfo, la famiglia Carrel infatti discende dal primo esploratore: la guida Jean Antoine.

L'ingresso alla grotta è preceduto dalle già citate marmitte dei giganti e da un portone di legno che introduce a delle passerelle in metallo da percorrere per la visita.
La prima parte della grotta ci accoglie come la bocca spalancata di una gigantesca creatura fredda ed inerte, nascondendoci al calore del sole. Mentre sotto di noi l'acqua scorre proseguendo il suo lento ed inesorabile lavoro di erosione ci fermiamo ad osservare sopra di noi le pareti levigate e lucide della roccia scura.
Occorre in alcuni punti prestare attenzione ad alcune sporgenze proprio sopra le nostre teste, poi nella seconda parte del percorso un ponticello ci conduce sull'altro lato della grotta dove gli spazi sono leggermente più ampi ed i passaggi più agevoli.


Una parete rocciosa con un'apertura laterale sembra voler chiudere il salto della cascata in uno spazio ridotto, nonostante le ampie dimensioni della grotta nella sua parte terminale lascino intendere come l'inarrestabile forza dell'acqua non abbia conosciuto alcun ostacolo in grado di resisterle a lungo nel tempo.
la profondità della gola si aggira intorno ai 35 metri complessivi mentre il tempo totale della visita non supera i dieci minuti, più che sufficienti ad ammirare ogni dettaglio di questo pregevole capolavoro della natura.

Consigliatissima sosta presso il ristorante per gustare alcune specialità locali.
Ringrazio Chiara per le fotografie e per avermi accompagnato nella visita.
Ringrazio Chiara per le fotografie e per avermi accompagnato nella visita.
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