Si tratta di un piccolissimo insieme di abitazioni posto sopra il centro abitato di Salbertrand, sul versante nord della Valle di Susa a quota 1390 m facilmente riconoscibile dal fondo valle e dal Parco Naturale Gran Bosco di Salbertrand.
La frazione venne costruita intorno all'anno 1600 al tempo delle lotte religiose con i Valdesi, che passarono in quell'area montana nel 1689. Lasciata la strada asfaltata di Via delle Faurie si prosegue su una mulattiera sporadicamente coperta da occasionali macchie di larici ed abeti.
A circa 1148 m il sentiero si ricongiunge con un altro itinerario partito anch'esso da Salbertrand. Difficile perderlo nonostante il percorso sia poco marcato: i segni bianco rossi non si susseguono con continuità ma il sentiero sembra più segnato dai frequenti cespugli di lavanda selvatica che crescono in abbondanza alla luce del sole.
A quota circa 1327 un cartello indicherà la direzione sinistra per proseguire verso la baita. Il sentiero sbucherà proprio alle spalle della piccola cappella dedicata a Sant'Anna. All'interno una acquasantiera riporta la data del 1697. Accanto alla cappella è visibile un piccolo spiazzo panoramico dal quale è facilmente distinguibile lo Chaberton con la sua antica batteria di cannoni a 3131 m di quota.
Dalla baita, oltre al meraviglioso panorama, è possibile intraprendere altri percorsi verso nord in direzione del Colle dell'Argentera oppure verso M. Chabriere con la cima a quota 2408 m.
Il percorso che porta alla baita è definibile come E, con un dislivello complessivo che sfiora appena i 400 metri totali. Molto piacevole e alla portata di chiunque.
Ringrazio Giorgia ed Enrico per la camminata e naturalmente ringrazio ancora Giuliana e Franco per la cortese ospitalità al nostro arrivo.
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