domenica 3 settembre 2017

Lago della Rossa e Bivacco San Camillo

"Forse è vero, come sosteneva mia madre, che ognuno di noi ha una quota prediletta in montagna, un paesaggio che gli somiglia e dove si sente bene. La sua era senz'altro il bosco dei 1500 metri, quello di abeti e larici, alla cui ombra crescono il mirtillo, il ginepro e il rododendro, e si nascondono i caprioli. Io ero più attratto dalla mantagna che viene dopo: prateria alpina, torrenti, torbiere, erbe d'alta quota, bestie al pascolo. Ancora più in alto la vegetazione scompare, la neve copre ogni cosa fino all'inizio dell'estate e il colore prevalente è il grigio della roccia, venato dal quarzo e intarsiato dal giallo dei licheni. Lì cominciava il mondo di mio padre. Dopo tre ore di cammino i prati e i boschi lasciavano il posto alle pietraie, ai laghetti nascosti nelle conche glaciali, ai canaloni solcati dalle slavine, alle sorgenti di acqua gelida. La montagna si trasformava in un luogo più aspro, inospitale e puro: lassù lui diventava felice. Ringiovaniva, forse, tornando ad altre montagne e altri tempi. Anche il suo passo sembrava perdere peso e ritrovare un'agilità perduta."

Questo paragrafo dell'ultimo libro di Paolo Cognetti "Le Otto Montagne" è l'introduzione ideale per questo post dedicato al Lago della Rossa ed al Bivacco San Camillo. La variazione dei paesaggi, gli ambienti meravigliosi, le costanti e graduali trasformazioni degli scenari che queste montagne spettacolari offrono agli occhi dell'escursionista, sono tra i doni più belli ed appaganti e da soli valgono l'intera camminata. Qui tutti possono davvero trovare la quota prediletta.

Per la descrizione del tratto iniziale dell'itinerario fino al Rifugio Gastaldi selezionare il link.

Il sentiero che conduce al Lago della Rossa, partendo dal Rifugio Gastaldi procede inizialmente in discesa verso i Laghi d'Arnas, oltrepassa poi il fiume e si dirige in salita lungo una pietraia sconnessa e scivolosa aggirando Rocca Affinau (2856 m) e costeggiando piccoli specchi d'acqua in direzione del Collarin d'Arnas a quota 2847 m.
Giunti a 2668 m circa una traccia di sentiero a sinistra conduce al Lago del Crotas suggestivo nella sua posizione esposta verso valle ed isolato dagli altri laghi da un avvallamento tra le rocce.
Superato il Collarin d'Arnas ci si imbatte nell'omonimo lago mentre il sentiero attraversa qualche piccolo nevaio sulla sinistra e giunge al grande lago artificiale della Rossa.
Contornato di ghiaccio e neve, immobile pare vetro azzurro sulla cui superficie si riflettevano sbiadite le corazze rocciose delle due imponenti sentinelle di pietra, Punta d'Arnas (2560 m) e la Croce Rossa (3566 m) separate a metà da Passo Martelli (3270 m). Silenziose ed austere come due algide antiche sovrane provenienti da un regno lontano.

Dall'altra parte del lago, più vicino al sentiero, si erge solitario il pilone dedicato a San Camillo e poco più lontano il piccolo bivacco.
L'atmosfera all'interno del bivacco è calda e accogliente. Lo spazio a disposizione è esiguo solo in
apparenza: i 18 posti letto e le due grandi tavolate offrono sufficiente agio ai visitatori.

Il bivacco fu costruito nel mese di luglio del 1990 su iniziativa di Padre Vittorio Bertolaccini dei Padri Camilliani e dei gruppi ANA (Assocciazione Nazionale Alpini) delle Valli di Lanzo. Ad ispirarne la costruzione in questo luogo è il nome del vicino lago e della montagna che lo sovrasta, che richiama il simbolo dell'ordine dei Padri Camilliani (una croce cristiana in rosso). Nel 1959 venne costruita una prima cappella, dedicata a San Camillo presso il lago, distrutta da una slavina nel 1969 e poi ricostruita nel luogo dove si trova ora.
Una targa fissata sulla facciata del bivacco ricorda: "Questo bivacco è stato voluto e realizzato da P. Vittorio Bertolaccini dei Padri Camilliani e dagli Alpini delle Valli di Lanzo per il conforto di quanti amano e rispettano la montagna".

Per il ritorno abbiamo optato per la rapida discesa sulla pietraia sconnessa nel canalone indicato da un instabile palo di legno, proprio alle spalle del bivacco. Si giunge così alla Piana di Bessanetto e al Rio Bessanetto che scorre verso Gias Bellacomba su una piana erbosa magnifica.
Si oltrepassa il corso d'acqua e si prosegue in salita verso il Passo delle Mangioire a quota 2765 m
Da qui si continua su una discesa inizialmente molto ripida e poi più lieve all'interno della Valle Saulera.
Giunti all'Alpe Saulera seguire ancora per un breve tratto il torrente Saulera e poi immettersi nel bosco in decisa pendenza giù fino a Villa Sigismondi e ai prati intorno alle Grange della Mussa.











Il Bivacco San Camillo è un perfetto luogo di ristoro per la sua posizione e offre anche diverse opportunità di escursioni con il bivacco stesso come punto di partenza, come il Monte Lera ad esempio..ma è il Lago con i suoi colori a far la voce grossa e che pretende di essere ammirato per la sua bellezza, nonostante le sferzate di vento freddo che invogliano a rientrare tra le accoglienti mura di legno del bivacco. Davvero difficile resistergli.


Ringrazio Cristina per la compagnia durante tutta l'escursione, Elena per averci accompagnato fino al Rifugio Gastaldi e tutti gli altri escursionisti incontrati al bivacco: Edoardo, Elena, Erika, Federica, Fernando, Francesco, Luca, Marisa e Sasha.


































































 





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