
Questo paragrafo dell'ultimo libro di Paolo Cognetti "Le Otto Montagne" è l'introduzione ideale per questo post dedicato al Lago della Rossa ed al Bivacco San Camillo. La variazione dei paesaggi, gli ambienti meravigliosi, le costanti e graduali trasformazioni degli scenari che queste montagne spettacolari offrono agli occhi dell'escursionista, sono tra i doni più belli ed appaganti e da soli valgono l'intera camminata. Qui tutti possono davvero trovare la quota prediletta.
Per la descrizione del tratto iniziale dell'itinerario fino al Rifugio Gastaldi selezionare il link.

Giunti a 2668 m circa una traccia di sentiero a sinistra conduce al Lago del Crotas suggestivo nella sua posizione esposta verso valle ed isolato dagli altri laghi da un avvallamento tra le rocce.
Superato il Collarin d'Arnas ci si imbatte nell'omonimo lago mentre il sentiero attraversa qualche piccolo nevaio sulla sinistra e giunge al grande lago artificiale della Rossa.

Dall'altra parte del lago, più vicino al sentiero, si erge solitario il pilone dedicato a San Camillo e poco più lontano il piccolo bivacco.
L'atmosfera all'interno del bivacco è calda e accogliente. Lo spazio a disposizione è esiguo solo in
apparenza: i 18 posti letto e le due grandi tavolate offrono sufficiente agio ai visitatori.
Il bivacco fu costruito nel mese di luglio del 1990 su iniziativa di Padre Vittorio Bertolaccini dei Padri Camilliani e dei gruppi ANA (Assocciazione Nazionale Alpini) delle Valli di Lanzo. Ad ispirarne la costruzione in questo luogo è il nome del vicino lago e della montagna che lo sovrasta, che richiama il simbolo dell'ordine dei Padri Camilliani (una croce cristiana in rosso). Nel 1959 venne costruita una prima cappella, dedicata a San Camillo presso il lago, distrutta da una slavina nel 1969 e poi ricostruita nel luogo dove si trova ora.
Una targa fissata sulla facciata del bivacco ricorda: "Questo bivacco è stato voluto e realizzato da P. Vittorio Bertolaccini dei Padri Camilliani e dagli Alpini delle Valli di Lanzo per il conforto di quanti amano e rispettano la montagna".
Per il ritorno abbiamo optato per la rapida discesa sulla pietraia sconnessa nel canalone indicato da un instabile palo di legno, proprio alle spalle del bivacco. Si giunge così alla Piana di Bessanetto e al Rio Bessanetto che scorre verso Gias Bellacomba su una piana erbosa magnifica.
Si oltrepassa il corso d'acqua e si prosegue in salita verso il Passo delle Mangioire a quota 2765 m
Da qui si continua su una discesa inizialmente molto ripida e poi più lieve all'interno della Valle Saulera.
Giunti all'Alpe Saulera seguire ancora per un breve tratto il torrente Saulera e poi immettersi nel bosco in decisa pendenza giù fino a Villa Sigismondi e ai prati intorno alle Grange della Mussa.

Ringrazio Cristina per la compagnia durante tutta l'escursione, Elena per averci accompagnato fino al Rifugio Gastaldi e tutti gli altri escursionisti incontrati al bivacco: Edoardo, Elena, Erika, Federica, Fernando, Francesco, Luca, Marisa e Sasha.
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