La falesia del Gruviera ha "vie a più tiri" ma è apprezzata soprattutto per i suoi monotiri molto frequentati tutto l'anno. Qui sono state aperte alcune delle prime vie della Valle d'Aosta come "Topo Pazzo" il "Diedro Bianco" e il "Diedro Rosso" o l'incredibile placca della "Dalle du Roi" solo per citarne qualcuna. La conformazione della parete consente un'arrampicata molto varia dai buchi alle fessure alle placche levigate, vie strapiombanti o appoggiate.
Difficoltà: dal 4c al 7b+
La Falesia del Gruviera si estende su un piccolo gruppo di speroni rocciosi a pochi passi dal centro abitato di Arnad.
L'avvicinamento a piedi dai comodi piazzali per parcheggiare nei pressi dell'Osteria L'Arcaden è lungo circa 650 m su una strada asfaltata che aggira alcuni piccoli orti e si immette poi su un sentiero in pietra alla base della parete rocciosa.
La parete, affacciata verso Sud-Ovest ed esposta al vento della valle, si presenta fresca ed arieggiata nelle prime ore del mattino, più calda con il passare della giornata.
La tipologia di roccia offre notevole libertà di movimento anche ai frequentatori meno pratici e alle prime armi. La sua rugosità inoltre la rende una pietra di ottima qualità nonostante il numero elevato di arrampicatori che praticano sulle vie.
LO HOBBIT 5b
Spit nel complesso estremamente vicini, i primi moschettonabili rimanendo a sinistra all'interno di uno spigolo dove è cresciuta una piccola pianta di fico. Dopo il terzo spit cambiare piano spostandosi sulla destra lungo un contrafforte con abbondanti e profonde prese per le mani e poi su una placca appoggiata fino alla catena. La placca è leggermente più levigata ma i piccoli appoggi non mancano. È sufficiente un po' di equilibrio.
JVAN NEGRO 5a
I primi spit sono facilmente raggiungibili utilizzando dei gradoni ampi a sinistra. Verso metà della vià è consigliabile spostarsi a destra e sfruttare uno stretto spigolo con una profonda spaccatura longitudinale che conduce fin quasi alla sosta. Gli ultimi movimenti sono agevolati da prese e spaccature di varia misura poste a destra degli spit.
BARBAPAPÁ L1 5c, L2 5b, L3 6a
Qui descritto il tratto L1.
Dopo il secondo spit si incontra un tetto corto aggirabile con una fenditura rovescia a destra oppure affrontabile diretto: sfruttare tre tasche per le dita a destra del terzo spit.
Oltrepassato il tetto la via si sviluppa su una placca appoggiata ma con alcune prese e fenditure.
Da provare.
PLATTERS 5b
La via si sviluppa seguendo una ideale linea dritta verso l'alto. Una faglia inclinata all'inizio offre una vantaggiosa presa per le mani. Davanzali ed appoggi laterali sono ingannevoli, suggerisco di mantenersi molto vicini agli spit nella parte della parete leggermente curva verso l'interno e di cercare con cura e attenzione gli appoggi, alcuni non sono facili da individuare ma risultano estremamente validi per una progressione frontale di base.
Superata la metà della via ci si imbatte in una pianta di fico a destra proprio nei pressi di un ampio davanzale. Anche in questo caso l'appoggio del davanzale non agevola la salita. Meglio restare sulla sinistra.
ESERCITO 2 L1 5b, L2 5c, L3 5c
Qui è descritto solo il primo tiro L1.
Questa via presenta alcune difficoltà ma non insormontabili. Per iniziare il primo spit si raggiunge percorrendo un breve tratto su una rampa rocciosa, successivamente si scavalca un tetto restando sullo spigolo a sinistra dove la roccia, leggermente tagliente, presenta buchi e fessure ideali per salire.
A seguire occorrerà cambiare piano due volte verso sinistra scavalcando delle profonde fessure longitudinali fino a raggiungere una lunga vena di roccia nera. Questo tratto della via è molto semplice dal punto di vista tecnico: la roccia è ricca di fenditure e prese; suggerisco però di prestare attenzione ad alcuni punti più ruvidi e taglienti.
La calata, inevitabilmente spostata verso sinistra porterà l'arrampicatore a scendere lungo una linea ricca di piante ed arbusti aggrappati alla pietra. Prudenza.
La sicurezza lungo i percorsi di arrampicata è garantita da periodici controlli e verifiche da parte delle guide alpine di Arnad che hanno la gestione delle pareti. Il gesture non risponde degli incidenti causati da caso fortuito, negligenza ed imperizia dei fruitori.
Chi pratica l'arrampicata lo fa a suo rischio e pericolo assumendosi le proprie responsabilità.
Deve avere una buona conoscenza dell'equipaggiamento necessario e deve conoscerne l'uso corretto. Prima di intraprendere qualsiasi scalata, bisogna verificare e valutare sul posto tutte le informazioni disponibili.
Attenersi alle seguenti norme di sicurezza e utilizzare material idoneo e specifico per l'arrampicata sportiva:
Denominazione
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Norma CEN – Norma UIAA
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CORDE
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EN 892
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DYNAMIC MOUNTAINERING ROPE
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101
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CONNETTORI (moschettoni)
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EN 12275
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CONNECTORS
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121
|
IMBRACATURE
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EN1277
|
HARNESSES
|
105
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CASCHI
|
EN 12492
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HELMETS
|
106
|
CORDINI
|
EN 564
|
ACCESSORY CORD
|
102
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Usare freni dinamici o bloccanti adeguati al tipo di corda che si sta usando e alla capacità tecnica ed esperienza di chi li utilizza. La padronanza non appropriate delle tecniche assicurative può causare la caduta a terra. Controllarsi reciprocamente prima di partire e verificare:
- Imbragatura indossata correttamente e verificata la chiusura, nodi e punti di legatura, assicuratore (freno) e moschettone, casco indossato;
- Corda di lunghezza sufficiente e nodo di sicurezza a fine corda, legarsi direttamente con la corda sull'imbragatura senza usare moschettoni;
- Valutare l'eccessiva differenza di peso tra scalatore e assicuratore, la corretta posizione dell'assicuratore rispetto alla parete;
- Moschettonare tutti i punti di rinvio ed in maniera corretta, moschettonare in posizione stabile, possibilmente all'altezza del bacino;
- Nessun top-rope su punto singolo ma solo dalla sosta, verificare sempre il moschettone di calata in sosta;
- Mai passare due corde nello stesso moschettone di calata, prima di iniziare la calata comunicarlo al compagno, calare il partner in modo lento e regolare;
- Se siete principianti è consigliato affidarsi o farsi istruire da una guida alpine (guide alpine di Arnad: 348/51.01.479). In caso di incidente chiamare il 118.
Se individuate degli elementi critici (pericolo di distacchi di roccia, ancoraggi che si muovono o mancanti, ecc...siete pregati di contattare le guide alpine di Arnad ai seguenti numeri:
Duc Andrea 348/51.01.479
Cortinovis Alessandro 340/07.76.677
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