È commovente ciò che l'eccellente bravura della regista ha immortalato sullo schermo. I volti, i sorrisi, le donne e gli uomini che scorrono a video sono così genuini e semplici ma nel contempo carichi di una storia che meravigliosamente traspare ed arriva allo spettatore. E come non rimanere suggestionati dagli ambienti, dai pascoli, dai boschi, dalle case e dalle montagne che inizialmente fanno da cornice fino a invadere e permeare ogni cosa.
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L'idea del contest prende le mosse da quel significativo patrimonio costituito dalle immagini scattate, ormai quasi sessant'anni fa, dal fotografo americano Clemens Kalischer, rimaste per molto tempo sconosciute ai più e stampate solo molti anni dopo in un volume dal titolo La montagna dell'esodo.
Grazie a un sapiente utilizzo del bianco e nero e a un eccezionale occhio da fotoreporter di rango, con la stampa del suo lavoro Kalischer contribuiva a fare conoscere per la prima volta al pubblico una porzione di territorio montano cuneese che proprio al principio degli anni sessanta stava vivendo un'irreversibile metamorfosi - sociale, economica e culturale - che ne avrebbe mutato per sempre le sembianze.
Assolutamente da vedere.
https://youtu.be/N6q9aS-hSqk
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