martedì 4 aprile 2023

Alpe di Monastero

A causa degli impegni ho dovuto, mio malgrado, interrompere più del previsto l'attività in montagna e la pubblicazione su questo Blog.

Oggi tento di recuperare almeno in parte tornando con la memoria alle ultime camminate effettuate. Una di queste è la gita all'Alpe di Monastero.
Inizialmente la meta decisa era il lago di Monastero situato poco più avanti rispetto all'Alpe, sfortunatamente il manto di neve fusa ha impedito un passaggio agevole.
Ma procediamo con ordine.

Partiti da Torino con l'idea di effettuare un percorso lineare che ci permettesse di allungare o interrompere il cammino in base alle condizioni meteo, alle tempistiche oppure alle energie a disposizione, decidiamo di lasciare l'auto poco dopo il centro abitato di Curchiatto all'altezza di Fontana Sistina.

Un cartello indica l'inizio del sentiero in direzione del Colle San Giacomo, dove si trovano l'omonima cappella e la Baita, oggi sede sociale del CAI di Lanzo, a 1400 m di quota, provvista di due alloggi autosufficienti e 20 posti letto.

Dalla sommità del Colle San Giacomo pieghiamo a destra lungo il sentiero che conduce all'Alpe San Barbara, dove possiamo trovare una fonte per l'acqua.
Superiamo le baite lungo un sentiero parzialmente all'ombra di un tratto boscoso e raggiungiamo la spianata del Colle della Forchetta a 1589 m dove un cartello panoramico ci indica posizione, nomi e quote delle cime intorno a noi, concentrandosi in particolare sul contrafforte che separa la Val Grande dalla d'Ala e che termina con il promontorio su cui sorge il Santuario di Santa Cristina.

Dal Colle della Forchetta proseguiamo sul sentiero a sinistra verso i Prati della Fontana di Rocca del Gallo, seguiamo una carrareccia sterrata che si tiene lungo il versante occidentale del crinale, al riparo dal vento forte che ora ci investe scendendo dalle montagne. A quota 1776 un bivio: a sinistra lungo il sentiero N° 330 si scende verso la Miniera dei Cugni e la Miniera Brunetta, siti estrattivi del talco attivi fino agli anni '60, al centro la carrareccia prosegue costeggiando Alpe Zanai e raggiunge con due tornanti l'Alpe di Monastero, a destra un sentiero percorre il crinale per raggiungere la medesima meta.

Optiamo per il sentiero basso che ci rende meno vulnerabili agli attacchi del vento e raggiungiamo l'Alpe di Monastero dove il sentiero si copre sotto un manto nevoso spesso non più consistente.
Inutile dire che il lago è irrimediabilmente coperto, decidiamo dunque di concederci la nostra pausa su un terrazzo di pietre proprio sopra l'Alpe di Monastero da cui godiamo di una buona vista sulla piana torinese e sulle montagne che costituiscono l'atrio della Val Grande, come ad esempio il Monte Bellavarda ed il Monte Plù.

L'atmosfera rilassante, l'aria fredda di neve, le cime spazzate dal vento, ci inducono a sostare ben più del previsto tanto da obbligarci a trovare più d'una motivazione per riprendere la via del ritorno, con la promessa di riprendere tale percorso per proseguire ancora più a nord verso il Colle della Gavietta ed il Lago di Pratofiorito.

Ringrazio Martina e valentina per avermi accompagnato lungo il tragitto.































































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