mercoledì 19 giugno 2013

Riserva naturale Madonna della Neve sul Monte Lera

La settimana scorsa abbiamo dato il via ufficiale alle nostre avventure.
Partiti di buon mattino raggiungiamo Givoletto e lasciamo l'auto poco lontano da Monte Castello e dalla Chiesa di Maria S.S. Ausiliatrice.

Panoramica di Torino e la collina sullo sfondo.
In primo piano si vede il comune di Givoletto.
A sinistra il sentiero sterrato che porta al ruscello.
La giornata non è limpida, una triste foschia blocca la visuale e il caldo umido sfianca fin dal primo tratto in sterrato che porta al ruscello.
Da lì il sentiero cambia, si procede su una vasta distesa d'erba tra le giovani piante e i tronchi carbonizzati rimasti dagli incendi avvenuti in passato. Soste quasi obbligatorie sotto gli alberi ancora in grado di offrire un po' d'ombra e riparo dal sole e dal caldo implacabile.
Fino alla cresta il sentiero è facilmente individuabile grazie agli ometti di pietra e ai contrassegni rossi sui tronchi. Dalla cresta procedendo a sinistra si raggiunge la Madonna della Neve e la sua piccola Cappella a quota circa 1250 m realizzata nel lontano 1855 e restaurata nel 1887. 

L'ambiente è relativamente dolce, la zona è stata dichiarata riserva floristica integrale ed accoglie
diverse specie tra cui si può trovare anche l'Euphorbia gibelliana.
Dopo pranzo seguiamo il sentiero che porta al cippo del Lera a circa 1347 m.
Il sentiero è tracciato in modo molto chiaro grazie ai contrassegni rossi, ma si perde nella vegetazione tra le roccette proseguendo in direzione della vetta del Lera.
Decidiamo allora di tornare indietro sui nostri passi lieti comunque della piacevole camminata.

In definitiva il percorso non è particolarmente impegnativo e comunque al pari di un qualsiasi sentiero escursionistico (E)
Potrebbe risultare più complesso ed impegnativo nel periodo invernale o in presenza di neve.
Con il sentiero sul versante al sole e per l'assoluta assenza di fonti potabili si consiglia una abbondante scorta d'acqua. In condizioni di buona visibilità il panorama invita a frequenti e piacevoli pause di contemplazione.








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