Ogni anno, nei mesi di Luglio e Agosto, la Val d'Aosta presenta una serie di piacevoli eventi a contatto con la vita in alpeggio. Giornate intere dedicate alla conoscenza di questi luoghi immersi in un ambiente lontano dal caotico mondo della città.
La formula è semplice: i visitatori sono invitati a conoscere il ritmo della giornata, le attività, gli attrezzi, tutto quello che è legato alla dimensione dell’alpeggio, attraverso percorsi guidati che mostrano cosa succede nei vari spazi dell’alpeggio, in particolare nella casera, dove nasce la prelibata Fontina DOP.
E poi ancora visite guidate, pranzo con prodotti tipici, polenta, fontina e formaggi freschi oltre ad una speciale parte del programma interamente dedicata ai bambini, con una serie di giochi ed animazioni che permettono un approccio ludico al lavoro della montagna.
Tra gli alpeggi aderenti all'iniziativa quest'anno si possono menzionare:
•25 Luglio 2015 – Alpeggio Champillon – Doues
•1 Agosto 2015 – Alpeggio Djuan – Valsavarenche
•8 Agosto 2015 – Alpeggio Verney – La Thuile
•11 Agosto 2015 Alpeggio Valmeriana – Pontey
•20 Agosto 2015 – Alpeggio Pesse – Saint-Pierre
•22 Agosto 2015 – Alpeggio La Pera – Aymavilles
Decisi dunque a partecipare all'iniziativa puntiamo con entusiasmo all'Alpeggio Valmeriana.
Partiti di buon mattino il giorno dell'evento ci dirigiamo in auto verso Pontey, superiamo il centro abitato e saliamo ancora con l'auto in direzione della piccola frazione di Cloutraz.
La strada si inoltra nel bosco affiancando il sentiero N°8 che si avvicina ad una parete di roccia e prosegue poi fino a Margnier. Superato il bivio (a destra per Margnier, a sinistra per Cloutraz) si sale con sei tornanti fino a Ronchère, poi si superano ancora le piccole frazioni di Perrod e Verthuy per arrivare a destinazione.
Lasciata l'auto lungo i margini della strada si imbocca la strada sterrata diretta all'alpeggio, proprio davanti ad un grande cartello con la mappa dei sentieri e degli itinerari della zona.
Decidiamo di raggiungere l'alpeggio seguendo il comodo sentiero N°1 che conduce sino in punta al Monte Barbeston.
La strada piega a sinistra e a destra si può subito individuare il sentiero N°3 che parte fuori dal centro abitato di Arlier e sale fino al Mont Giron (2703 m) e con una deviazione raggiunge Bellecombe.
Subito dopo un bivio ed una curva della sterrata si vede un cartello giallo sulla destra che indica il sentiero N°1.
Il sentiero si inoltra nel bosco di betulle, pini, larici ed abeti ma senza allontanarsi mai davvero dalla sterrata, che viene incrociata più volte lungo il cammino. Quando gli alberi si fanno più bassi si può scorgere a nord una bella visuale sulla vallata: i centri di Pontey, Chambave e Châtillon, Saint-Denis e le sue pale eoliche, l'imbocco della Valtournenche (con il meraviglioso profilo del Cervino in fondo, parzialmente velato dalle nubi), Saint-Vincent il Monte Zerbion ed il Picco Belin (2482 m).
Usciti dal bosco si riprende la sterrata che supera un piccolo corso d'acqua e prosegue su un tratto di sentiero più esposto e molto panoramico.
Il sentiero prosegue ancora con la stessa pendenza, ora incrociando ora allontanandosi un poco dalla sterrata fino ad un tratto molto più vicino al Torrente Molina che più avanti si supera grazie ad un piccolo ponte in legno.
Lungo il sentiero, quasi prossimi alla destinazione, un pannello informativo presenta una curiosa struttura di interesse storico-archeologico: un forno di fusione, una antica torre in pietra utilizzata come centro di lavorazione dei metalli, non lontana dal sito della Valmeriana da dove partono gli itinerari per le macine in pietra e le grotte.
Usciti per l'ultima volta dal bosco, quasi a quota 1687 m, si incontra nuovamente la sterrata dalla quale più in alto è già visibile la struttura dell'alpeggio.
Dai pascoli fioriti che circondano la sterrata il panorama è incantevole, il Cervino svetta con alla destra il Breithorn e la Roccia Nera. In condizioni di bel tempo atmosferico e buona visibilità si possono individuare anche il massiccio del Rosa e la Piramide Vincent.
La sterrata compie una larga curva e raggiunge l'alpeggio dominato dalla rocciosa Cima Nera.
Il percorso qui descritto è davvero molto semplice. La pendenza non è mai eccessiva ed il sentiero è chiaramente curato e mantenuto in buonissimo stato: segnavia e cartelli evidenti, assenza di alberi schiantati, esbosco perfetto e non esagerato.
Un'escursione che merita di essere ampliata con una visita alle cavità naturali ed alle macine della Valmeriana, oppure con il raggiungimento della cima Barbeston a 2482 m.
Ringrazio Giorgia per l'escursione e per la condivisione del gustoso pranzo offerto dall'alpeggio.
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